1904 Pizzi Moderni, La Lettura, marzo 1904, A. Melani - pag. 240

Indice articoli

 
 

Pag. 240

L'Jesurum fece qualche tentativo, nè credo che egli si fermi; ma occorre educare il gusto del pubblico ai nuovi ideali; e gli esteti, i quali conoscono il debito loro, tengano la via che io batto per condurre le coscienze moderne sul cammino della modernità

*

Una nuova forza si compose vari anni sono, intesa a rinverdire la sfiorita pianta dell'arte nazionale; alludo alla Società Aemilia Ars che sorse in Bologna e allargò le sue propaggini alla regione emiliana e romagnola. I suoi fondatori, i suoi ispiratori, i suoi soci, sono animati da un profondo rispetto alle ragioni della bellezza; nè forse può concepirsi un rispetto maggiore a queste ragioni; perciò se io mi volsi a colpire questa Società non fu mai perché mi fosse sfuggita l'onestà ferma e integra dei suoi propositi morali, ma perché mi parve che a tanta ed eguale altezza non salissero i suoi fini estetici.
Ciò che dissi sui vari rami dell'Aemilia Ars , lo dico oggi, con più forte ragione, parlando di pizzi moderni.
 
*
 
Una dama gentile e sapiente, la contessa Cavazza, divenne fondatrice e direttrice d'una delle più delicate sezioni dell'Aemilia Ars, quella delle biancherie ricamate; e, sospinta dall'amore verso l'arte del passato, qual fondatrice e direttrice di qeusta sezione, insegnò la bellezza antica. Molte ragazze venivano a lei per lavoro, così ad alcune propose d'imparare l'antico "punto a reticella" adatto a pizzi da mettersi su vestiti o ad ornamento sacro; e la proposta trovò tosto una larga adesione. La contessa allora si fece maestra, chiamò per alcune ore della giornata le aderenti alla sua proposta, in casa sua, e a poco a poco le vecchie alunne divennero maestre al segno che il picciolo nucleo delle scolare salì ad un'alta cifra.
Lungi dall'arrestarsi qui l'iniziativa della contessa Cavazza, si estese fuori dalla casa sua e da Bologna, ed ella invitò le maestre di campagna, suore o secolari, ad insegnare lo stesso punto da essa insegnato, e rialzando coi bei modelli il contenuto estetico dell'opera merlettaria, la nostra benemerita signora, intese a educare il gusto di chi eseguisce e di chi acquista. Onde oggi non esiste nell'Emilia e nella Romagna una persona sensibile al gaudio della bellezza, cui suoni nuova la iniziativa della contessa Cavazza; la quale iniziativa ha un signidficato morale che deve essere segnalato, questo: "d'introdurre a Bologna e nelle regioni predette, una industria sussidiaria per le lavoratrici che non abbiano lavoro costante, senza distoglierle dalla famiglia; e offrire un mezzo di ragionevole guadagno a quelle che per salute malferma o per la cura delle faccende domestiche, non possono abbandonare la casa."
A dar vita a tutto ciò occorse uno statuto, un regolamento, una serie di condizioni infine atte a disciplinare i lavori e a smerciarli; ed oggi la Sezione ricami, che può dirsi anche merlettaria, dell'Aemilia Ars, costituisce uno dei più vivi e fecondi richiami di questa Società, nata allo sviluppo delle arti decorative.
 
*

Tags: pizzi

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione