1929 Un libro

 Dalla rivista "Il Comune di Bologna", febbraio 1929, pag. 23
Autore: Giulio Ricci
Titolo: Ricami, pizzi e merletti

E' uscito negli ultimi giorni dello scorso anno un bel libro stampato da Comi, il mago del  « nero » con le nitide zincografie della « Fotoincisione » di fornaciari e Socio; rilegato dalla Ditta Degli Esposti. La tipografia è in via Mazzini e la zincografia in via S. Petronio Vecchio, la legatoria in via del Riccio, della nostra Bologna.

 

Per un malvezzo che l'antico Carrobbio - l'antica corporazione di arti e mestieri e della Università di Mercanti bolognesi - avrebbe solennemente biasimato, il bel libro «Merletti e Ricami della Aemilia Ars», pubblicato nel venticinquennio dell'ottima istituzione, figura edito, fra il pubblico italiano, da Bestetti e Tumminelli, Milano-Roma.

E' bene ricordare la franca epigrafe che illustra il primo dei due volumi su le «Industrie artistiche e Botteghe artigiane bolognesi» illustranti l'Economia della provincia di Bologna: « La presidenza del Consiglio Provinciale della Economia di Bologna, nella ottava tornata dell'anno sesto, all'intento di portare divulgazione e conoscenza della Economia Bolognese e favorire così la produzione ed il traffico locale, deliberava di curare la pubblicazione di una raccolta di monografie: prima, quella illustrante le industrie artistiche che a Bologna hanno particolare rilevanza e le botteghe artigiane che hanno nobili tradizioni ». Il Prefetto presidente G. Guadagnini ed il Segretario M. Medici.

Ma per convincere, se è possibile che Bologna può fare da sè, e di qui cominciano tante manifestazioni artistiche industriali, bisogna che dall'opera alla divulgazione tutte le forze siano bolognesi. Se le monografie edite del Consiglio Provinciale dell'Economia di Bologna furono stampate nelle Officine grafiche Cacciari, le tavole - bellissime - sono dello stabilimento Rizzoli & C. di Milano.

Come abbiamo visto nel libro «Merletti e Ricami della Aemilia Ars» non mancano a Bologna le buone officine che lavorano lo zinco per dare alle stampe delle buone fotoincisioni.

Tutto ha dato e tutto può dare la nostra città: dalla bontà del prodotto alla bellezza della decorazione; i mercanti genovesi e veneziani che esportavano, per esempio, i nostri veli di seta in tutta Europa, trovavano che i « biglietti stampati », i listini, del mercato di Amsterdam quotavano sempre più alta di ogni altra la seta proveniente da Bologna. Una nota della metà del '600, esistente all'Archivio di Stato, ci dice che « nell'opera bianca » cioè nei « veli » lavoravano diciassettte mercanti, consumando 50 mila libbre di sola seta nostrana, con un impiego di 30 mila persone. E Bologna non produceva solo veli e veli crespati, ma anche veli da buratto, rasi ormesini, velluti e broccati, fino che nel 1906 a 92 anni morì Carlo Maria Dondi, l'ultimo di quella famiglia, che ininterrottamente dal 1350, si era sempre dedicata a quell'arte.

Nell'opera bianca dobbiamo elencare l'arte del merletto, dei pizzi e del ricamo a mano: arte schiettamente femminile, gentilissima, italiana; e per quest'arte bolognese la «Società An. Coop. Aemilia Ars - Bologna» insegna, dirige ed eleva la bella impresa di «risorte leggiadrie femminili» guidata dalle elevatissime anime delle contesse Lina Cavazza Bianconcini e Carmelita Zucchini Solimei.

Giunta la Società Aemilia Ars alla più perfetta applicazione del lavoro ad ago, Bologna vede quest'arte fiorire in patria ed all'estero anche col «Pizzo a Punto Bologna» che la contessa Isolani Beccadelli, fin dal 1910 ha creato non ricopiando disegni già riprodotti da altri merletti ad ago, ma copiando quanto di artistico le veniva sott'occhi. Usando un ago torto finissimo ed un cotone più sottile riuscì a creare le volute e i fregi più capricciosi, gli animali, i fiori, le frutta e i motivi araldici, che sono resi tutti dal «Punto Bologna» con evidenza perfetta e con una freschezza quale non si riscontra nemmeno negli antichi merletti ad ago veneziani.

Il motto dantesco che la contessa Isolani ha scelto per i suoi lavori: « nè fur tai tele per Aragne imposte» rappresenta la verità, dice la finezza e la grazia dei lavori eseguiti.

Diverso è nel libro pubblicato dall'Aemilia Ars  l'intendimento artistico: per tre parti almeno delle riproduzioni è chiara la derivazione da disegni antichi pubblicati da Arcangelo Passerotti e dedicati a Margherita d'Este duchessa di Ferrara, stampati a Bologna bel 1591.

Era Arcangelo Passerotti il figlio di Tiburzio, buon pittore, che col padre Bartolomeo, bolognesi tutti, seguivano la maniera del Correggio in un forte disegno, risoluta invenzione, ma più povera qualità di colore. Arcangelo Passerotti, il nipote di Bartolomeo, si fece frate Agostiniano scalzo e riuscì eccellente ricamatore e buon imitatore di mosaici. Il libro dei disegni di Arcangelo, è prezioso e se ne conoscono due soli esemplati, l'uno alla Biblioteca Comunale di Forlì e l'altro a Bologna dai Malvezzi. E' composto di fregi atti al ricamo, ed ogni fregio è dedicato ad una dama bolognese e composto con emblemi araldici di ciascuna di loro. E' disegnato alla brava e inciso alla perfezione; se il tratto di penna ricorda i disegni del vecchio Bartolomeo, tanto stimati da Agostino Carracci, la incisione dimostra quanta maturazione era giunta a Bologna per quest'arte alla fine del cinquecento.

E Bologna, pur nella sua modestia, impera: «nell'opera bianca» la signora Gisella Ballarini crea con pregevole e geniale originalità cuscini, tovaglie, tendini da finestra, guide da tavola; le sorelle Bruggi si specializzano in lavori in «Grezzo» per quali la tela, il refe ed il cotone impiegato sono prodotti espressamente dalle contadine emiliane con gli antichi istrumenti a mano.

La «Scuola Pasi d'arte classica italiana» esplica da un decennio l'arte del ricamo in moltissimi ed importanti lavori. Che più ? Bologna lavora in silenzio ed offre modesta la perfetta opera sua alla patria.

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L'articolo si può leggere in rete in Archiweb, la biblioteca digitale dell'Archiginnasio.

http://badigit.comune.bologna.it/

http://badigit.comune.bologna.it/codibo/index.asp

 

 

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