in data domenica 22 gennaio 2012, Silvia Gardiol scrive sull'aemilia ars e riporta la foto di un manufatto originale di proprietà di Elisabetta (Lella) Saccani, la sua maestra (vedi, nel blog, il 29 maggio 2011).
Ad una prima occhiata il manufatto mi era piaciuto proprio per il gioco del merletto e del ricamo in oro. L'oro era ancora così brillante, i ricami bellissimi, con varie tecniche. Ecco il punto reale, ecco un bel cordoncino, ed ecco un ricamo a nodini, in rilievo: quasi una scuola di lavoro. I merletti, anche se ben eseguiti, non mi avevano particolarmente colpito: era la composizione ad essere notevole.
La composizione e i decori furono usati dall'aemilia ars almeno altre due volte:
Nel libro Merletti e Ricami dell'Aemilia Ars, 1929, a cura dell' Aemilia Ars (che allora era Società Anonima Cooperativa), la Figura 3 è la Tavola XXIV, e, nelle spiegazioni, porta il n. 147.
Si legge, nella parte dedicata alle note:
« Fregio copiato da una tovaglia che si conserva al Kensington Museum, ricamata in oro su tela bianca. L'abbiamo riprodotta in refe, ma lo stesso disegno riamato in oro si vede alla tav. LXXIX, sullo sfondo del letto.»
Sul libro, quindi, si vede il bell'effetto del bianco su bianco. Nel blog di Silvia, si può ammirare il ricamo in oro che, stampato in bianco e nero, nella Tavola LXXIX, non dava proprio l'idea di tutta la sua bellezza.
Nella parte dedicata alle note, n. 336, si legge:
« Nel letto antico furono disposte, secondo l'uso antico (vedi stampe di Abraham Bosse), le bandinelle copiate da un esemplare posseduto dalla Contessa Cavazza. La testata del letto è copiata da un bordo antico che trovasi al Kensington Museum, ricamata come quello in oro, e il traforo in refe bianco a punto ago. Per un particolare vedi Tav. XXIV. Questo letto fu all'Esposizione di Torino, dove, insieme con altri lavori esposti ebbe la medaglia d'oro; fu venduto in America. »
La testata del letto, pur essendo ricamata nello stesso modo è diversa dal manufatto che ha pubblicato Silvia. Quante realizzazioni furono fatte ?
Colpisce, nella sua semplicità, la bellezza del copriletto e delle tende d'angolo, dove ci sono tanti tanti merlettini che sono stati eseguiti sullo stesso disegno ciclostilato che abbiamo riportato. Un piccolo decoro, un grande risultato.
Si capisce, a questo punto, perché ce ne volessero almeno 38 ! Probabilmente il lavoro fu distribuito a varie merlettaie.
Quanto si può sapere da un cartone sciupato, con un disegno ciclostilato che stavamo per non prendere in nessuna considerazione !