Il nostro regalo di Natale 2011

Natale2011_thumb

A metà degli anni '90 la signorina Francesca regalò alle allieve della nostra maestra alcune scatole piene di cartoni  (per il merletto aemilia ars), grandi e piccoli, che erano, più e più volte, stati usati nella scuola del Sacro Cuore.

La scuola non esisteva più e si stava sgomberando il materiale.

La signorina Francesca, Francesca Ortolani ( 2 luglio 1916 - 10 settembre 1997 ), faceva parte dell'ordine religioso della Convivenza Sacro Cuore.

A quest'ordine appartennero tante insegnanti della famosa "Scuola Femminile di Lavoro del Sacro Cuore di Gesù", frequentata da molte generazioni di ragazze bolognesi e del circondario, di vari ceti sociali, che volevano apprendere l'arte del cucito, del ricamo e del merletto.

 

{phocagallery view=category|categoryid=9|imageid=374|displaydescription=1|descriptionheight=20px|float=left}

La Scuola aveva aperto i battenti nel 1912 in via Jacopo della Quercia n. 4.
Era stata voluta dal parroco di allora, Don Riccardo Zucchi ed aveva avuto l'appoggio e l'interessamento di Lina Cavazza, una delle fondatrici della Aemilia Ars.
Le maestre erano spesso anche "Maestre di Dottrina"

Le allieve di Antonilla Cantelli, che allora frequentavano regolarmente le lezioni, erano solo quattro: Bianca Rosa, Carla, Lidia e Natalina.
Ognuna di loro ebbe la possibilità di scegliere tra il vasto materiale: centinaia di preziosissimi pezzi.

L'armonia che regnava a quel tempo, trasmessa e voluta dalla maestra, permise una spartizione che accontentò tutte.

Fu un bel periodo, la passione accomunava, la soddisfazione – quando una riusciva a concludere un manufatto – era la soddisfazione di tutte.
Non si possono dimenticare i pomeriggi sereni e produttivi, spesso allegri, che, letteralmente, volavano. I problemi – chi non li ha ? - rimanevano quasi sempre fuori dalla porta oppure rimbalzavono tra una discussione e l'altra, in modo semplice, quasi che metterli lì, in vista, a disposizione di tutti, trovassero una improvvisa soluzione, oppure si rivelassero nella loro vera natura: problemi di tutti, che tutti potevano risolvere, non tanto gravi.

Molto materiale fu poi messo a disposizione della Associazione "I merletti di Antonilla Cantelli" e le socie, durante la loro permanenza nel gruppo, ebbero tutte la possibilità di fotocopiare, studiare, utilizzare.


{phocagallery view=category|categoryid=10|limitstart=0|limitcount=0}

Il tempo è passato, qualcuno se ne è andato per sempre arrendendosi agli anni e alle malattie, altri, invece, andandosene, hanno messo in atto il desiderio di perseguire diversi scopi e diversi intendimenti.

In noi, che siamo rimaste legate al nome della maestra, da tempo è nata una ferma volontà di divulgazione che trova ancora espressione nelle lezioni e, soprattutto, in pubblicazioni che, per quanto sarà possibile, continueremo. I riscontri avuti sono stati molto positivi e ci spronano in quella direzione.

Desideriamo però fare qualcosa in più.


Incominceremo da questo Natale. {phocadownload view=category|id=4|text=Offriamo un regalo|target=b} e siamo sicure che sarà un regalo gradito: metteremo a disposizione di tutti alcuni disegni dei cartoni delle scatole della signorina Francesca. Incominceremo da 10 semplici pezzi.

Guardare quei cartoni è come guardare la storia... I cartoni sono vari e "pescati" da ogni cosa che era a portata di mano. La carta non veniva sciupata mai.
Ci sono indicazioni per l'esecuzione, spesso scritte a matita e non facilmente decodificabili. Notiamo che qualche volta un motivo poteva essere eseguito con filato bicolore, bianco e grezzo (écru).

Quando un motivo doveva essere fatto a punto smerlo veniva usato il vocabolo "fitto".

Abbiamo avuto qualche problema nel riconoscere sbucchettino, sbruchettino, sbuchettino, sbrocchettino, spucchettino,

varianti ugualmente usate per indicare, o in un motivo, o più spesso in una foglia, uno spazio vuoto con barrette.
Riteniamo, con un po' di fantasia, che il significato letterale derivi da:

"sbrucare" antico per "sbroccare"

verbo, usato in agricoltura, che indica il togliere le foglie da un ramo.
Ecco che quello spazio vuoto con le barrette ricorda un ramo spoglio.
Se qualcuno ha qualche idea migliore, ce la comunichi.
Nessuno di noi si ricorda come veniva indicato quel motivo che è estremamente ricorrente nell'esecuzione del merletto.
I vecchi cartoni ci regalano dunque anche qualche parola nuova.

Buon Natale

Chiedi informazioni

Powered by ChronoForms - ChronoEngine.com

I Corsi

Corso intensivo 18 e 19 luglio

03-2015

Il corso intensivo si svolgerà nelle giornate del 18 e 19 luglio mattina e pomeriggio

LEGGI TUTTO

Contattaci

Carla D’Alessandro
+39 333 4607490
carla.dalessandro@aemilia-ars.it


Luisa Monteventi
+39 340 2230592
luisa.monteventi@aemilia-ars.it

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione