Trecce, Intrecci, Merletti : reportage
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Nel 1934, in occasione di una mostra ENAPI, ritroviamo il disegno su una tovaglietta, mentre altri manufatti hanno merletti il cui tracciato è ancora dovuto a Buzzi. Ho colto l'occasione, come si vedrà nell'immagine, di fare una conversione dei prezzi, utilizzando "tavole" che si trovano in internet. Se, come credo, i conti sono stati fatti bene, si può avere una idea della valutazione corrente nel 1934.
Conferenza e Buffet
Dopo una breve conferenza introduttiva le persone che sono intervenute hanno fatto onore al buffet, poi è incominciato il giro delle tre sale. Nella prima sala esponeva la nostra associazione. La seconda sala era divisa in due parti: da una parte una rassegna dei merletti di Cantù, dall'altra i ricami a treccia.
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Merletto di Cantù
A Bologna non è facile vedere qualcosa di Cantù.
E' sicuramente più semplice, se ci si vuole rendere conto della produzione del passato e di oggi, visitare la Biennale del Merletto. Un sito web : www.merletti.it permette di seguire le novità.
Angela Cappelletti Zanfrini, una amica che ci segue spesso, ha portato un campionario dei punti più frequenti, qualche merletto antico, qualche pezzo particolare, qualche velo nero e qualche immagine.
Il merletto di Cantù ha varie tipologie e si può trovare in molte case d'Italia, perché era molto frequente che ci si riferisse a Cantù quando si trattava di ordinare un bel corredo a prezzi ragionevoli. I pezzi esposti ci hanno permesso di renderci conto della varietà e della tecnica.
Segnalo un tenerissimo completo da battesimo (il camicino, il bavaglino e la cuffietta con una sottocuffietta di seta) che era stato della stessa Angela, fatto e regalato dalla nonna.
Il servizio all'americana, impeccabile nella sua semplicità, può ispirare altre tecniche.
I veli, leggerissimi, di sottilissimo filo di seta, quasi impalpabili, erano di due tipi, rettangolari e a forma di rombo, questi ultimi di chiara ispirazione manzoniana.
Un velo nero veniva regalato dalla suocera alla nuora, come regalo di benvenuto nella nuova famiglia. Uno dei veli era della nonna di Angela.
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Ricamo a treccia
L'Associazione Talea si occupa, ormai da qualche anno, del ricamo a treccia.
Le ricerche dei punti e dei materiali partono da una coperta per buoi, conservata al Museo Benedetto Pergoli di Forlì, che risale, probabilmente, al 1921, anno delle Esposizioni Romagnole Riunite. Ricamo azzurro su bianco.
In mostra era esposta una coperta da letto che riprendeva proprio quegli ornati.
La coperta, nonostante siano passati tanti anni dalla nascita dell' originale, ha suscitato ancora molta ammirazione.
Dopo un primo periodo legato ai disegni classici, trovati in pubblicazioni dell'epoca, Cristina e Paola hanno incomicniato a sperimentare, pur rimanendo legate alla tradizione della Romagna.
Sono nate nuove idee, come l'abbinamento con le tele stampate, e nuovi disegni.
In occasione della mostra è stato presentato un libro che raccoglie alcuni progetti e realizzazioni.
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Aemilia Ars
Abbiamo impostato la mostra su tre "tavole", la tavola degli sposi con una tovaglia dagli inserti importanti, una apparecchiatura all'americana con lo stesso fiore sulla tovaglietta e sul portatovagliolo e la tavola per la colazione, dove fiori e farfalle risaltavano bianche su un bel tessuto dal colore non consueto per il merletto aemilia ars ma bellissimo.
Contornavano il tutto: una bella tovaglia appoggiata su una sedia, una tovaglietta gialla con la frutta, centri e centrini, fiori, lampade, cuscini, tende, un asciugamano, piccoli merletti in cornice o in una scatola e, in un angolo, alcuni colletti eseguiti da Antonilla Cantelli per la nipote Barbara che, qui, ringraziamo per la sua gentilezza.
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